L'ARCHIVIO
L’Archivio Ignazio Moncada è stato costituito nel 2013 dal figlio dell’artista, che svolge la professione di architetto, per curare l’archiviazione, la ricerca e la conservazione delle opere di Ignazio Moncada.
Oltre ad olii ed acrilici su tela, l’archivio conserva innumerevoli gouaches e pastelli su carta, collages, fotomontaggi con interventi pittorici destinati alla città, bozzetti preparatori di quadri e scenografie, manufatti in ceramica, oltre ad un dipinto di 450 mq su plastiche da ponteggio che ha costituito, nel 1982, il primo intervento di “Pont Art”, la nuova tendenza artistica ideata e definita da Moncada “Arte del Ponteggio”. Questo dipinto a scala urbana fu montato come elemento nuovo del cantiere predisposto per il restauro dei portici meridionali di piazza Duomo a Milano.
Un archivio non può che rispecchiare la personalità unica dell’artista di cui conserva l’opera, soprattutto quando questa si presenta come un doppio dell’esistenza, destinato a rimanere nel tempo. Moncada ha vissuto senza possedere nulla che non fosse la sua pittura, ed è per questo che egli ha lasciato non solo opere realizzate nelle varie fasi di un lungo percorso artistico che si è svolto principalmente nelle città di Palermo, Parigi, Bruxelles, Roma, Milano, ma anche sedie, tappeti, tavoli, vassoi, piatti e bicchieri, ricoperti di sue pitture, che utilizzava nel suo vivere quotidiano.
Molti sono anche gli appunti, gli scritti autografi o di critici e poeti che Moncada ha frequentato e che sono in corso di registrazione.
L’archivio si propone di svolgere i compiti istituzionali di raccogliere documentazione sul lavoro di Moncada, promuovendo indagini storico-artistiche, collaborando con musei, fondazioni e studiosi che organizzino mostre e pubblicazioni con opere dell’artista fornendo i materiali e la supervisione necessari.